Tutti dovrebbero imparare a programmare un computer perché è un’attività che ti insegna a pensare (Steve Jobs), ma da dove si comincia e come si impara a programmare partendo da zero?
La figura del programmatore è oggi una tra le più richieste nel mondo del lavoro, potresti quindi iniziare per semplice curiosità o passione e arrivare a farne una professione e fare carriera in questo campo e se pensi che la strada sia impossibile perché non hai mai scritto una riga di codice, continua a leggere questo articolo e capirai come, con un po’ di impegno, anche te puoi farcela.
Come avrai intuito documentandoti qua e la, imparare a programmare vuol prima di tutto dire che dovrai imparare almeno un linguaggio di programmazione. Non sarà infatti il solo che imparerai ed userai nella tua carriera di programmatore, strada facendo toccherai sicuramente con mano linguaggi e tecnologie differenti. Oggi esistono decine di linguaggi di programmazione (che imparerai a conoscere molto presto) e numerose tipologie di programmatore differente. Per sapere da dove iniziare e quale percorso intraprendere dovrai capire prima di tutto cosa vuoi fare.
Sei sei agli inizi con la programmazione informatica avrai capito che dovrai scegliere e imparare un linguaggio di programmazione, il che equivale ad imparare una nuova lingua. Dovrai capire come impartire istruzioni al computer in quella lingua e dovrai iniziare a pensare e a ragionare come un programmatore. Se hai iniziato a documentarti online su come programmare e come imparare un linguaggio di programmazione probabilmente sarai confuso dalla mole di informazioni e linguaggi di programmazione trovati in rete e potresti scoraggiarti molto facilmente pensando che l’argomento possa essere troppo complesso da imparare, soprattutto da autodidatta.
Nulla di più sbagliato, programmare non è poi cosi complicato come sembra e chiunque può, con un po’ di impegno e tanta (tanta) pratica, imparare a programmare.
Come dicevo poco fa, per diventare un programmatore dovrai prima decidere che strada prendere, cioè devi decidere cosa vuoi fare e solo allora potrai scegliere il linguaggio da imparare per primo, che sarà poi alla base del tuo futuro lavoro.
Proviamo quindi a pensare ai tipi di programma (il prodotto realizzato dal programmatore) che esistono o che si possono realizzare.
Non occorre fare grandi sforzi, basta pensare alla vita di tutti i giorni 🙂
Sicuramente ti sarai imbattuto almeno una volta in un programma:
In tutti questi casi (e molti altri) c’è dietro un programma realizzato appunto da un programmatore.
Imparare a programmare è quindi un’attività molto interessante, molto richiesta nel mondo del lavoro e che regala tante soddisfazioni. Ma devi decidere cosa vuoi fare per capire che strada prendere.
Per esempio, se volessi lavorare in ambito web allora dovresti necessariamente imparare html e css (che non sono dei veri linguaggi di programmazione e vengono utilizzati per la presentazione dei contenuti dei siti web) e un linguaggio come javascript, php, java, ruby o python. Se invece volessi realizzare app per smartphone e tablet dovresti imparare Objective-C e Swift per iOS e Java o Kotlin per Android (Javascript o Dart per entrambi nel caso volessi creare applicazioni ibride e cross-platform). Ancora se volessi creare programmi per computer desktop, dovresti imparare linguaggi come Java, Visual Basic o C# e per altre tipologie di programma, come quelli per piattaforme come Arduino e micro-controllori simili, dove puoi sfruttare nei tuoi progetti anche sensori e attuatori per interagire con la realtà, allora potresti dover imparare il C e sue varianti. In tutti i casi, inoltre, capiterà di dover salvare dei dati in un database da riutilizzare nei nostri programmi e in questo caso sarà sicuramente utile imparare SQL, o di dover scambiare dati tra applicazioni differenti e in tal caso sarà utile conoscere formati come JSON e XML e tante altre tecnologie, ognuna nata per risolvere un preciso problema (vedi Git, Docker, ecc.)
Insomma, deciso cosa si vuole realizzare, la strada da percorrere è quasi fatta.
Ok, ora sai quale linguaggio informatico dovrai studiare, ma quali sono i corsi e le risorse disponibili e come sceglierle per partire? Esistono diverse risposte a questa domanda e non necessariamente una è la sola ed unica corretta. La soluzione potrebbe essere infatti un mix di tutte. Scopriamole insieme vedendo pro e contro di ognuna.
Sicuramente la scelta migliore, probabilmente la più lunga, non sempre accessibile a tutti per differenti motivi, ma al tempo stesso la più completa. Forse pecca di un po’ di pratica, che si può sempre fare successivamente, ma è sicuramente la soluzione migliore in quando offre solide basi per affrontare qualsiasi percorso professionale e formativo successivo in ambito informatico.
Esistono varie tipologie di corsi che si distinguono, tra le altre cose, dalla durata. Corsi stagionali, che durano diversi mesi (serali o diurni) e corsi di pochi giorni (in genere 1, 3 o 5 giorni). Questi ultimi non sono certamente adatti a chi parte da zero (seppur vengono spesso venduti per tali) e si prestano soprattutto a presentare tecnologie a programmatori professionisti, che in poco tempo possono affacciarsi a nuove opportunità e ampliare le proprie competenze. Per chi desidera imparare a programmare da zero è quindi preferibile la prima tipologia di corso in aula, quella più lunga. Questi corsi sono sicuramente meno corposi e completi rispetto ad un percorso accademico, ma sono spesso concentrati su una tecnologia e sono molto pratici, rendendoli di fatto molto utili a chi intende avvicinarsi al mondo del lavoro in poco tempo.
Nel web è disponibile una moltitudine di corsi online. Di poche ore o più approfonditi, in italiano o in lingua inglese, corsi singoli o pacchetti di corsi strutturati in percorsi professionali. In tutti i casi, scelto il corso più in linea con le nostre esigenze, avremo il vantaggio di poter seguire il corso a distanza, a volte in diretta, con una classe virtuale, altre volte tramite erogazione di videolezioni registrate precedentemente e accessibili 24 ore su 24 da qualsiasi dispositivo. Molti di questi corsi online offrono test e quiz di valutazione e rilasciano attestati o certificati al termine degli stessi. Anche questi corsi sono in genere molto pratici e sono ottimi per avvicinarsi in breve tempo al mondo del lavoro. Altro vantaggio non da poco, il prezzo, che rende questa scelta accessibile a tutti.
Questa tipologia di risorsa non può mancare durante la nostra formazione, ma è da considerare come un plus, da affiancare ad un corso (universitario, professionale in aula o online).
Esistono testi per ogni tecnologia e linguaggio di programmazione e sicuramente averne uno o più aiuterà nel percorso intrapreso per imparare a programmare.
Altro spunto per approfondimenti (e quindi non adatti per imparare da zero se presi singolarmente) sono appunto i blog del settore, forum e la moltitudine di tutorial e guide presenti in rete. Anche queste devono essere considerate un qualcosa in più da affiancare al nostro percorso di formazione se realmente vogliamo imparare a programmare.
Siamo giunti al termine di questo articolo introduttivo alla programmazione, dove ho provato a spiegarti nel modo più semplice possibile da dove partire se vuoi imparare a programmare. Spero ti sia stato utile, ti lascio con un link dove puoi scoprire tutti i nostri corsi online per programmatori, sono TUTTI a tua disposizione con un’unica iscrizione 🙂 non devi far altro che scegliere il tuo e iniziare il tuo nuovo percorso nel mondo della programmazione.